
De Rebus Sardois presenta Isole dell'Altrove, un progetto che concepisce l’“altrove” come un orizzonte simbolico e immaginativo: uno spazio altro, in cui si aprono possibilità inesplorate, nuovi immaginari e sperimentazioni.
Attraverso l'arte contemporanea, due isole della Sardegna diventano luoghi di nuove visioni tra memoria storica e futuro possibile. Con il sostegno della Fondazione di Sardegna, dell'Agenzia Conservatoria delle Coste e del Parco Nazionale dell'Asinara, l'iniziativa trasforma luoghi abbandonati in spazi aperti alla sperimentazione artistica attraverso installazioni, workshop e pratiche partecipative.
Attraverso l'arte contemporanea, due isole della Sardegna diventano luoghi di nuove visioni tra memoria storica e futuro possibile. Con il sostegno della Fondazione di Sardegna, dell'Agenzia Conservatoria delle Coste e del Parco Nazionale dell'Asinara, l'iniziativa trasforma luoghi abbandonati in spazi aperti alla sperimentazione artistica attraverso installazioni, workshop e pratiche partecipative.



L’artista Alessandro Vizzini intraprenderà una ricerca in situ che andrà oltre un’esplorazione del paesaggio, si configurerà come un vero e proprio attraversamento psico-geografico. L’artista condurrà un’indagine immersiva capace di mettere in tensione osservazione sensibile e immaginazione, manipolazione dei materiali e ascolto del territorio. La sua azione si svilupperà in luoghi segnati dall’abbandono o dalla marginalità, in cui l’elemento naturale e quello architettonico convivono in un equilibrio fragile e profondamente evocativo. Attraverso l’interazione con questi contesti liminali, Vizzini darà forma a un corpo di sculture site-specific, tracciando una narrazione visiva sospesa tra esperienza, tempo e immaginazione, in cui l’opera diventa estensione del paesaggio stesso.
Il primo intervento avrà luogo presso la Galleria d’arte a cielo aperto Mangiabarche, situata a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, oggi abbandonata. Ex fortino militare, fu ripensato nel 2012 da Beyond Entropy Ltd in collaborazione con la Fondazione MACC e la Conservatoria delle Coste della Sardegna, in uno spazio espositivo senza tetto.
La scelta architettonica rompeva con il concetto tradizionale di galleria come contenitore neutro e asettico, offrendo invece un ambiente in cui le opere d’arte veniva esposte agli agenti atmosferici e al trascorrere del tempo. In questo contesto, l’opera non subiva il tempo, ma lo abitava, diventandone parte integrante.
Il secondo intervento si svolgerà invece nella cappella del cimitero austro-ungarico di Fornelli, nel sud dell’isola dell’Asinara, unico resto del campo di prigionia risalente alla Prima Guerra Mondiale. Questo luogo, una delle poche testimonianze sopravvissute del campo che ospitò migliaia di prigionieri austro-ungarici, rappresenta una memoria fragile e sommersa, che l’artista riattiva attraverso la sua azione.
Il primo intervento avrà luogo presso la Galleria d’arte a cielo aperto Mangiabarche, situata a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, oggi abbandonata. Ex fortino militare, fu ripensato nel 2012 da Beyond Entropy Ltd in collaborazione con la Fondazione MACC e la Conservatoria delle Coste della Sardegna, in uno spazio espositivo senza tetto.
La scelta architettonica rompeva con il concetto tradizionale di galleria come contenitore neutro e asettico, offrendo invece un ambiente in cui le opere d’arte veniva esposte agli agenti atmosferici e al trascorrere del tempo. In questo contesto, l’opera non subiva il tempo, ma lo abitava, diventandone parte integrante.
Il secondo intervento si svolgerà invece nella cappella del cimitero austro-ungarico di Fornelli, nel sud dell’isola dell’Asinara, unico resto del campo di prigionia risalente alla Prima Guerra Mondiale. Questo luogo, una delle poche testimonianze sopravvissute del campo che ospitò migliaia di prigionieri austro-ungarici, rappresenta una memoria fragile e sommersa, che l’artista riattiva attraverso la sua azione.






Workshop fotografico – Sant’Antioco, 26–27 luglio 2025
Pellicola, digitale e sviluppo in camera oscura
A cura di Collectif Phosphore (Sarah Witt e Matthieu Fares) e Ottovolante Sulcis, in collaborazione con MuseoDiffuso.exe.
Due giorni di esplorazione tra fotografia analogica e digitale, con sessioni di scatto, sviluppo in camera oscura, editing e presentazione finale.Un percorso per riflettere sulla rigenerazione attraverso l'immagine, il paesaggio e la memoria.
Questo workshop invita a posare uno sguardo sensibile e impegnato sull’isola di Sant’Antioco, in Sardegna, attraverso il suo patrimonio storico e militare, i paesaggi marittimi e gli edifici dimenticati.
Si tratta di esplorare il concetto di rigenerazione: non come semplice ritorno al passato, ma come movimento verso il futuro. Che cosa possono diventare questi luoghi dimenticati? Quale memoria custodiscono, e come possono accogliere nuovi usi, nuove vite? Queste architetture, ancorate nella roccia e in dialogo con il Mediterraneo, sono testimoni di un’intelligenza costruttiva e di un rapporto profondo con il territorio. Sono anche supporti possibili per una trasformazione contemporanea, che preferisce la reinvenzione alla demolizione.
Attraverso l’immagine, il workshop propone di scrivere un racconto collettivo, rivelando questi luoghi con un approccio personale: documentaristico, narrativo, poetico o sperimentale. I partecipanti saranno invitati a scegliere uno o più luoghi da esplorare e fotografare. Attraverso inquadrature, punti di vista, contrasti, costruiranno una narrazione personale e collettiva; un racconto in movimento, come questi spazi in attesa di rinascita. Questo workshop è anche una riflessione sul tempo: il tempo che passa, e il tempo che trasforma.
Per ulteriori info clicca ︎ qui
Collectif Phosphore
Fondato nel 2022, Collectif Phosphore è un duo artistico composto dalla fotografa Sarah Witt e dall’architetto/artista visivo Matthieu Fares. Il collettivo conduce una ricerca sul tema dell’insularità nel Mediterraneo, attraverso pratiche ibride tra fotografia, cartografia, collage e installazione. Il loro lavoro si muove tra narrazione visiva e lettura del territorio, con particolare attenzione ai luoghi marginali e sospesi nel tempo.
Ottovolante Sulcis APS
Attiva dal 2010 a Sant’Antioco, Ottovolante Sulcis è un’associazione di promozione sociale che opera nel campo della cultura, dell’educazione e della valorizzazione del territorio. Si occupa di formazione artistica, mobilità internazionale e cittadinanza attiva, con progetti che mettono in dialogo arte, architettura, patrimonio e pratiche comunitarie.
Workshop sulla terra cruda e la calce naturale – Settembre 2025, Argentiera, Sassari
Data e dettagli in via di definizione – aggiornamenti disponibili a breve
Il progetto nasce dal desiderio di recuperare una casa in terra cruda situata sulla spiaggia di Mari Ermi, a Cabras, oggi purtroppo in rovina. Originariamente costruita in falasco e utilizzata dai pescatori locali, fu in seguito demolita e ricostruita in terra cruda, diventando l’abitazione di una famiglia del paese. Abbandonata negli anni, la struttura — priva di manutenzione — si è progressivamente degradata, fino a crollare, pezzo dopo pezzo.
La sua posizione, incastonata nel paesaggio costiero, ne fa un luogo di grande fascino e valore paesaggistico. In attesa che si creino le condizioni per un intervento concreto di restauro, questo workshop si propone come un primo gesto simbolico di rinnovamento e consapevolezza, un atto di attenzione verso la memoria materiale e culturale del territorio.
Maggiori informazioni e programma dettagliato saranno disponibili a breve
Pubblicazione finale
A conclusione del progetto è prevista una pubblicazione cartacea, a cura della casa editrice Oreri, con testi critici e materiali visivi. Tra gli autori: Stefano Rabolli Pansera (Bangkok Kunsthalle- Beyond Entropy ltd ) Andrea Perini (Terzo Paesaggio), Sara Nieddu (De Rebus Sardois).
Partner del progetto:
Bangkok Kunsthalle Khao Yai Art Forest | Terzo Paesaggio | Ottovolante Sulcis | Landworks | Collectif Phosphore | Città della Terra Cruda | Giuseppe Frau Gallery
Partner tecnico: MuMA Hostel - Oreri Editore
Comunicazione: UC Studio
Supportato da:
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A cura di Collectif Phosphore (Sarah Witt e Matthieu Fares) e Ottovolante Sulcis, in collaborazione con MuseoDiffuso.exe.
Due giorni di esplorazione tra fotografia analogica e digitale, con sessioni di scatto, sviluppo in camera oscura, editing e presentazione finale.Un percorso per riflettere sulla rigenerazione attraverso l'immagine, il paesaggio e la memoria.
Questo workshop invita a posare uno sguardo sensibile e impegnato sull’isola di Sant’Antioco, in Sardegna, attraverso il suo patrimonio storico e militare, i paesaggi marittimi e gli edifici dimenticati.
Si tratta di esplorare il concetto di rigenerazione: non come semplice ritorno al passato, ma come movimento verso il futuro. Che cosa possono diventare questi luoghi dimenticati? Quale memoria custodiscono, e come possono accogliere nuovi usi, nuove vite? Queste architetture, ancorate nella roccia e in dialogo con il Mediterraneo, sono testimoni di un’intelligenza costruttiva e di un rapporto profondo con il territorio. Sono anche supporti possibili per una trasformazione contemporanea, che preferisce la reinvenzione alla demolizione.
Attraverso l’immagine, il workshop propone di scrivere un racconto collettivo, rivelando questi luoghi con un approccio personale: documentaristico, narrativo, poetico o sperimentale. I partecipanti saranno invitati a scegliere uno o più luoghi da esplorare e fotografare. Attraverso inquadrature, punti di vista, contrasti, costruiranno una narrazione personale e collettiva; un racconto in movimento, come questi spazi in attesa di rinascita. Questo workshop è anche una riflessione sul tempo: il tempo che passa, e il tempo che trasforma.
Per ulteriori info clicca ︎ qui
Collectif Phosphore
Fondato nel 2022, Collectif Phosphore è un duo artistico composto dalla fotografa Sarah Witt e dall’architetto/artista visivo Matthieu Fares. Il collettivo conduce una ricerca sul tema dell’insularità nel Mediterraneo, attraverso pratiche ibride tra fotografia, cartografia, collage e installazione. Il loro lavoro si muove tra narrazione visiva e lettura del territorio, con particolare attenzione ai luoghi marginali e sospesi nel tempo.
Ottovolante Sulcis APS
Attiva dal 2010 a Sant’Antioco, Ottovolante Sulcis è un’associazione di promozione sociale che opera nel campo della cultura, dell’educazione e della valorizzazione del territorio. Si occupa di formazione artistica, mobilità internazionale e cittadinanza attiva, con progetti che mettono in dialogo arte, architettura, patrimonio e pratiche comunitarie.
Workshop sulla terra cruda e la calce naturale – Settembre 2025, Argentiera, Sassari
Data e dettagli in via di definizione – aggiornamenti disponibili a breve
Il progetto nasce dal desiderio di recuperare una casa in terra cruda situata sulla spiaggia di Mari Ermi, a Cabras, oggi purtroppo in rovina. Originariamente costruita in falasco e utilizzata dai pescatori locali, fu in seguito demolita e ricostruita in terra cruda, diventando l’abitazione di una famiglia del paese. Abbandonata negli anni, la struttura — priva di manutenzione — si è progressivamente degradata, fino a crollare, pezzo dopo pezzo.
La sua posizione, incastonata nel paesaggio costiero, ne fa un luogo di grande fascino e valore paesaggistico. In attesa che si creino le condizioni per un intervento concreto di restauro, questo workshop si propone come un primo gesto simbolico di rinnovamento e consapevolezza, un atto di attenzione verso la memoria materiale e culturale del territorio.
Maggiori informazioni e programma dettagliato saranno disponibili a breve
Pubblicazione finale
A conclusione del progetto è prevista una pubblicazione cartacea, a cura della casa editrice Oreri, con testi critici e materiali visivi. Tra gli autori: Stefano Rabolli Pansera (Bangkok Kunsthalle- Beyond Entropy ltd ) Andrea Perini (Terzo Paesaggio), Sara Nieddu (De Rebus Sardois).
Partner del progetto:
Bangkok Kunsthalle Khao Yai Art Forest | Terzo Paesaggio | Ottovolante Sulcis | Landworks | Collectif Phosphore | Città della Terra Cruda | Giuseppe Frau Gallery
Partner tecnico: MuMA Hostel - Oreri Editore
Comunicazione: UC Studio
Supportato da:


