

La Casa di Costantino Nivola a Spings, New York.Nel cuore di Springs, negli Hamptons, sorge una dimora che custodisce un prezioso frammento di storia dell’arte del Novecento. È la casa dell’artista Costantino Nivola e di sua moglie Ruth Guggenheim. Nivola, nato a Orani, in Sardegna, nel 1911, iniziò giovanissimo a lavorare col padre, mastro muratore, per poi trasferirsi a Monza a soli vent’anni. Qui si formò in una scuola industriale d’impronta Bauhaus, dove fu allievo di artisti e architetti come Marino Marini e Giuseppe Pagano.
Dopo gli studi, fu assunto da Olivetti come grafico pubblicitario e collaborò con Pagano al padiglione italiano dell’Esposizione di Parigi del 1937.
L’anno successivo sposò Ruth Guggenheim, artista di origine tedesco-ebraica, e insieme si rifugiarono a New York per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Negli Stati Uniti, Nivola entrò rapidamente in contatto con il mondo dell’arte e del design, lavorando per la rivista Interiors e stringendo amicizie con personalità come Josef Albers, Walter Gropius e Bernard Rudofsky.





Nel 1948 acquistò una vecchia casa colonica a Springs, nell’East Hampton, a pochi passi dalla dimora di Jackson Pollock e Lee Krasner. Insieme alla moglie trasformò la proprietà in un vivace centro di incontro per artisti, architetti e intellettuali. Le Corbusier, con cui condivideva uno studio a Manhattan, fu spesso ospite e regalò due murales realizzati sulle pareti della casa.
Nivola, ispirato dall’interazione tra arte, architettura, progettò insieme a Bernard Rudofsky un giardino unico: muri come sculture astratte, pergolati di glicine, un solarium, una fontana musicale e un grande camino all’aperto; delle “stanze verdi” concepite come luogo di incontri e dialogo.
Dall’esterno, la casa appare come un semplice casale, di dimensioni contenute, rivestito con tegole di legno, tipiche del paesaggio degli Hamptons. Ma varcando la soglia, si entra in un universo intimo e luminoso, dove le pareti bianche raccontano una storia di espressione artistica che attraversa le generazioni. Le sculture grezze e scolpite a mano da Costantino Nivola abitano ogni angolo: la casa principale, il fienile adiacente, lo studio, e persino il giardino, dove lunghe pareti in cemento colato nella sabbia – incise direttamente quando il materiale era ancora fresco – decorano lo spazio.
Nivola, ispirato dall’interazione tra arte, architettura, progettò insieme a Bernard Rudofsky un giardino unico: muri come sculture astratte, pergolati di glicine, un solarium, una fontana musicale e un grande camino all’aperto; delle “stanze verdi” concepite come luogo di incontri e dialogo.
Dall’esterno, la casa appare come un semplice casale, di dimensioni contenute, rivestito con tegole di legno, tipiche del paesaggio degli Hamptons. Ma varcando la soglia, si entra in un universo intimo e luminoso, dove le pareti bianche raccontano una storia di espressione artistica che attraversa le generazioni. Le sculture grezze e scolpite a mano da Costantino Nivola abitano ogni angolo: la casa principale, il fienile adiacente, lo studio, e persino il giardino, dove lunghe pareti in cemento colato nella sabbia – incise direttamente quando il materiale era ancora fresco – decorano lo spazio.







La casa, pur restando una residenza privata, rappresenta un patrimonio culturale vivo, parte integrante dell’identità artistica di Springs.
Un'estensione ideale del Museo Nivola ad Orani, in Sardegna, dove si può approfondire il percorso e l’eredità dell’artista.
Un'estensione ideale del Museo Nivola ad Orani, in Sardegna, dove si può approfondire il percorso e l’eredità dell’artista.