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Sebastiane (1976):
il primo lungometraggio di Derek Jarman girato in Sardegna

20 dicembre 2024

Sebastiane è un'opera cinematografica che ha segnato un punto di svolta nel cinema britannico e in quello queer. Girato nel 1976 nelle coste sud occidentali dell’isola, il film rappresenta una rilettura della figura di San Sebastiano, il martire cristiano colpito a morte con le frecce sotto l'imperatore Diocleziano.

Ma la pellicola non si limita alla semplice narrazione storica; Jarman la arricchisce con una visione estetica intensa e una riflessione profonda sull'eros, il martirio e l'identità sessuale.






Il film è girato interamente in latino, con sottotitoli in inglese, e include rappresentazioni esplicite di desiderio omosessuale, elementi che lo resero controverso fin dal suo debutto al Gate Cinema di Notting Hill nel 1976 e, successivamente, durante la trasmissione televisiva su Channel 4 nel 1985.

Il paesaggio dell’isola gioca un ruolo fondamentale nell'estetica visiva del film, conferendo una qualità mistica e primitiva alla narrazione. Durante le settimane di riprese, il sole, il mare e la sabbia della Sardegna contribuirono a creare un'atmosfera visiva di straordinaria bellezza e intensità, che si riflette nel tono lirico del film. Il film è considerato un punto di riferimento non solo per il cinema queer, ma anche per la rappresentazione della psicologia del martirio e della sensualità maschile.  

La pellicola esplora temi complessi di dominio, sottomissione e narcisismo, andando oltre la semplice celebrazione dell'omosessualità. Sebastiane è un film audace che trascende il semplice attivismo politico per affrontare temi universali con straordinaria sensibilità estetica.

Le musiche affidate a Brian Eno, evocano un’atmosfera ipnotica e sperimentale, combinando sonorità elettroniche con una sensibilità arcaica. I suoni richiamano la spiritualità e sensualità, amplificando la tensione tra sacro e profano, temi centrali del film.

La Sardegna, con la sua bellezza naturale incontaminata, contribuisce in modo inestimabile a questa opera che fonde arte, storia e introspezione.